
Lille liba ad Alola
Storia di draghi e fate nella terra dei pittori
MAJOR REPORT
Fausto - "Mozart9398" - Terrana
10/30/20258 min read
Mentre molti allenatori si trovavano in quel di Luminopoli per cercare di venire a capo degli enigmi della Torre Prisma e della Megaevoluzione nelle trame narrative di “Leggende Pokémon Z-A”, lo scorso fine settimana si è svolto il secondo Major europeo della stagione VGC 25/26 a Lille, in Francia. Mai parallelismo fu più azzeccato, visto che la grande città in cui è ambientato il nuovo titolo della serie “Leggende” si ispira - come l’intera regione di Kalos - alla Francia stessa e alla sua capitale. Ma nessuno avrebbe potuto prevedere che la corona d’oro di questo Regionale sarebbe passata per le spiagge di Alola.
Il “lippo” di Lille
Il titolo che ho scelto per questo articolo recap del Major francese di questa stagione contiene al suo interno un tripudio di L. Ma questa lettera è anche l’iniziale di una particolare parola siciliana che ben potrebbe descrivere tanto lo stato del meta pre-torneo, quanto la serie di sfortunati eventi/decisioni che hanno trovato nella venue di questo fine settimana il loro teatro: la parola in questione è “lippo”. Con questo termine, in Sicilia indichiamo una superficie algacea, un po’ viscida, umidiccia (immaginatevi un po’ il muschio verde). Un’immagine che potrebbe andare a braccetto - in senso lato - con quella di palude. La situazione “paludosa” di questo momento di Reg H è ciò che ha portato vari giocatori (ho sentito diversi pareri a riguardo tra amici commilitoni competitivi) ad avvertire la sensazione di non avere una preparazione idonea/ sufficiente ad affrontare questo torneo: non sono pochi coloro che hanno scelto il loro sestetto negli ultimi giorni prima dell’evento o che comunque si sono sentiti “costretti” ad abbandonare il materiale su cui stavano lavorando per paura che questo potesse trovarsi in un momento di meta non ottimale. In generale, si avvertiva l’idea di un formato in uno stato un po’ fermo, risolto e a tratti anche stagnante. Il Regionale stesso, inoltre, non è cominciato sotto una buona stella: numerosissime sono state le situazioni di disconnessione di intere file di tavoli durante i primi round di swiss del day1, con situazioni di game void (partita a “vuoto”, quindi da rifare) e che hanno portato ad esiti paradossali di round ben oltre la canonica formula della best of three. E se il semplice “ricominciare da zero” una partita possa suonare poco problematico per i meno addetti, considerate quanto alcuni match-up o comunque gli equilibri di molte partite si basino sul capire come counterare la lead preparata dall’avversario: ricominciare la partita, avendo comunque visto le rispettive aperture, conduce a moltissimi mind-games spesso fastidiosi. A complicare il tutto, la decisione di anticipare al day1 - in coda alla fine della relativa fase di swiss - i primi due round della fase normalmente prevista per il giorno successivo. Combinate questo elemento a tutto il teatrino delle disconnessioni descritto poco fa, e avrete la ricetta di una giornata infernale in venue che ha messo a dura prova la resistenza psico-fisica di tutti i giocatori. Penso di non essere l’unico a sperare che si sia trattato di un esperimento tecnico-organizzativo mal riuscito, e che mai più venga proposta una “soluzione” del genere.
Ma…dov’eravamo rimasti?
L’ultimo Major europeo a cui abbiamo assistito è stato quello di Francoforte a metà Settembre. Al di là dei grandi tornei oltreoceano che hanno avuto luogo nelle scorse settimane, è bene adesso andare a dare un’occhiata all’evoluzione dell’usage quasi alla fine di questo secondo mese di ripresa di Reg H, nella forma della solita top12.


Per prima cosa, notiamo come la triade composta da Incineroar, Gholdengo e Rillaboom si imponga ancora di più, detronizzando il primato del temuto Sneasler, che rimane comunque nella top5 dei Pokémon più utilizzati in questo torneo; come luna crescente sale ancora Ursaluna Luna Cremisi (probabilmente un numero ancora maggiore di giocatori ha deciso di salire sullo stesso “carro del vincitore” del team di Emanuele Briganti, medaglia d’oro dello scorso Francoforte). Abbastanza stabile la presenza di Dragonite, Archaludon e Annihilape. Subito dietro, seguono i weather setters Pelipper e Ninetales-Alola, insieme a Basculegion e Volcarona. Spariscono, dai radar dell’usage del day1, Ursaluna Hisui, incredibilmente Amoonguss e il generale Kingambit. Attenzione però al temibile orso di “Leggende Arceus”, che ritorna in lista al day2 di Lille, alle spese del pellicano di Hoenn. È interessante notare fin da adesso come alcuni dei Pokémon più importanti e iconici dei team che sono arrivati in finale rappresentino una totale novità rispetto a quanto delineato in queste tabelle.


Nihil novum sub sole (?)
Il confronto tra gli appena citati grafici di usage a Lille e quelli di Francoforte potrebbe ricalcare l’idea di palude da me dipinta qualche rigo fa, ma in realtà in questo Major qualcosa è davvero emerso/riemerso dalle sabbie: ritornano i sun team, nella forma del sestetto vincitore del LAIC della scorsa stagione - team di Marco Silva composto da Jumpluff, Charizard, Torkoal, Porygon2, Ursaluna Hisui, Incineroar - e in una nuova interpretazione che vede un innovativo Dachsbun tra le sue fila, insieme a Torkoal, Typhlosion-Hisui, Jumpluff, Rillaboom, Kingambit. Facciamo notare che la peculiare abilità Bentostato di “cane-pane” (così chiamato simpaticamente tra i giocatori) viene spesso attivata dalla mossa Lavasbuffo di un Typhlosion dotato di Lentiscelta: in questo modo, oltre agli ingenti danni di tipo fuoco sotto sole, si va a boostare la difesa del bassotto, elemento che torna a vantaggio sia della sua bulk fisica, già notevole come base stat, che dei danni della sua mossa Schiacciacorpo.


Riemerge dagli abissi del Lago Gran Caldero anche (l’odiosa, mi permetto di aggiungere) coppia Dondozo-Tatsugiri: il suo presunto calo in usage delle ultime settimane (per via della onnipresente Nube nei set di Dragonite, e non solo) ha fatto sì che nella match-up chart di diversi giocatori le risposte a questo pericoloso duo ittico risultassero maggiormente assenti, in favore di altri tools per gestire altri team. Del resto si sa e si è sempre detto: “la coperta è corta”. Pertanto, i giocatori che hanno deciso di affidarsi a questo tipo di strategia, facendo un po’ di match-up fishing, hanno visto il loro investimento spesso ripagato in questo torneo: Dondozo è arrivato infatti ad arenarsi fino in top4. Torna inoltre qualche sand team con Kilowattrel. Arriva anche un altro nuovo e inaspettato interprete di questa fase di meta: dalla terra stessa dei pittori, guidato dall’intuizione e dal lavoro di cooperazione tra Eduardo Cunha, Francesco Pardini e Sebastiano Trinchitelli (e a questo proposito con orgoglio cito in questa sede anche il nostro Sportello Competitivo) dalle ceneri dei meta uber ritorna Smeargle, con la sua facoltà di essere un policromo pozzo di utility, in questo caso dotato di Sonoqui, Spora e Ventoincoda. Nel team runner-up, nelle mani del nostro Cunha, ormai giocatore “naturalizzato” italiano, lo troviamo in una comp in compagnia di Sneasler (con Danzaspada e Acrobazia, memore dei precedenti risultati di Davide Fazio e Emanuele Briganti), Rillaboom, Incineroar, Gholdengo e Ursaluna Luna Cremisi. A proposito dell’orso di Nordivia, troviamo qui una sua nuova declinazione che annovera, nel suo moveset, Calmamente: abbiamo visto, durante i match in streaming del torneo, come questa mossa possa rivelarsi una sorta di “combinazione” di Corpetto Assalto+Lentiscelta insieme, con la possibilità aggiuntiva di cambiare mossa. Ricordiamo quanto questa forma di Ursaluna risulti carente - a livello di base stat - dal punto di vista difensivo speciale: una mossa di stat-up di questo tipo va quindi a configurarsi come un’ottima risorsa tanto dal punto di vista difensivo quanto offensivo. Continua “l’arco narrativo” del nostro Pokémon torba bipede: a inizio Reg H, lo scorso anno, bestia di distruzione armata di Tera Normale e Assorbisfera, successivamente muro irremovibile dotato di Corpetto Assalto; poi tool da disruption che sgranocchia gli Avanzi mentre Sbadiglia, e infine creatura di natura meditabonda con Calmamente.
“Oye Kommo-o va”
Tutte le novità finora descritte, che hanno visto/rivisto la luce in quel di Lille, contribuiranno a bonificare un po’ il “lippo” descritto nelle prime righe di questo articolo. Ma dobbiamo ancora raccontare un’altra storia… Una storia di draghi e di fate, che porta la corona del Regionale di Lille in terra italiana, passando per le dorate spiagge di Alola: stiamo parlando del team di Marco Silva (che nasce dalla collaborazione a quattro mani con Dyl Yeomans, giocatore britannico finalista dello scorso EUIC) composto da Kommo-o, Ribombee, Incineroar, Gholdengo, Dragonite, Ursaluna Luna Cremisi. In una finale davvero bella da seguire - qualche colpo di hax a parte - e al cardiopalmo, all’ultimo punto salute, all’ultima predict contro il nostro Eduardo Cunha, Marco porta a casa un nuovo meritato titolo regionale e dimostra un’abilità e una consistenza incredibili. Giocatori di questo calibro sono di grande ispirazione per tutta la community.


SUN&MOON - Guardians Rising
Avviciniamoci adesso con la lente d’ingrandimento sui componenti di questo nuovo sestetto: notiamo fin da subito un’importante core Drago-Folletto-Acciaio (triade di tipologia chiamata spesso “fantasy”), che rappresenta lo scheletro fondante del team, nei suoi interpreti Kommo-o/Dragonite, Ribombee, Gholdengo. Lo pseudo-leggendario di Alola e il Pokemon Bombilide hanno entrambi una peculiarità: è come se le rispettive abilità conferissero loro la possibilità di “usufruire di uno strumento in più”. Copricapo fornisce di fatto, al Pokémon Squama, lo strumento Visierantisabbia (in aggiunta a quello che il giocatore decide di assegnargli, in questo caso lo Spray Gola, che va in combo con la sua mossa peculiare Clamorsquame); allo stesso modo Ribombee, grazie a Polvoscudo, è come se avesse un Anonimanto “integrato”, e, avendo quindi lo slot strumento libero, può essere equipaggiato con un “aggiuntivo” Focalnastro. In virtù dell’utility che mette sulla board di gioco, questo Pokémon si configura come una sorta di Whimsicott dotato sia di Focalnastro che di Anonimanto (e che in questo modo non viene forzato alla Tera Spettro per non prendere Bruciapelo). E che non spaventi l’assenza dell’abilità Burla: Ribombee, con i suoi 124 punti base in Velocità, rimane comunque uno dei Pokémon più veloci di questo meta e agirà spesso a inizio turno. Il non avere Burla torna paradossalmente utile negli scenari in cui si voglia abbassare notevolmente la Difesa Speciale del bersaglio con Falselacrime anche quando quest’ultimo dovesse essere di tipologia Buio e/o quando dovesse trovarsi sotto Campo Psichico (tutte casistiche che rendono inutile l’uso di mosse di stato rese prioritarie da Burla). E non dimentichiamoci del potenziale offensivo non indifferente dell’attacco Forza Lunare. Kommo-o invece, nel suo set in questo team, fa uso della sua potente mossa peculiare ad area Clamorsquame anche per attivare lo Spray Gola, che lo porta a +1 in Attacco Speciale. Questo boost è al servizio dello spammare danni attraverso l’uso reiterato della suddetta mossa drago spread, oppure dell’infallibile Sferapulsar (una delle poche mosse di tipo Lotta speciali), oppure ancora di Lanciafiamme (importante opzione di coverage coadiuvata dalla Tera Fuoco, che diventa quindi un importante tool offensivo/difensivo). Troviamo anche un Gholdengo dotato di Assorbisfera e di Tera Acciaio per massimizzare i danni di questa tipologia, in assenza della mossa Congiura, sostituita dalla copertura fornita da Gemmoforza. Chiudono il team un Incineroar con la tech Protezione, Dragonite dotato di Dado Truccato con Extrarapido (l’assenza di Nube e il pericolo Dondozo vengono arginati da Falselacrime di Ribombee), e un “classico” Ursaluna Luna Cremisi con Corpetto Assalto.
Lasciatemi affidare la chiusa di questo articolo recap sul Regionale di Lille ad una “sviolinata” (chi meglio di me può farne, ed è qualcosa in cui credo fermamente). Due Major europei hanno avuto luogo finora. Entrambi vinti da un italiano, con team comp che, di volta in volta, sono state potenzialmente meta-defining. In quest’occasione, inoltre, il tavolo della disputa finale ha visto due giocatori italiani contendersi il rinomato titolo (lo sappiamo bene: Eduardo Cunha è un giocatore nativo portoghese, ma sappiamo altrettanto bene quanto ormai sia ben innestato nel Team Aqua e nella nostra community). Quasi 700 giocatori totali si sono dati battaglia a Lille, e quasi 100 di questi erano italiani (terza nazione maggiormente presente, dopo l’ovvia Francia e il Regno Unito). Il movimento VGC italiano è una realtà che cresce sempre più in maniera prorompente nello scenario competitivo internazionale. Ogni piccolo/grande tassello della community italiana è come una squama di Kommo-o: essa vibra di concerto con tutte le altre, per far alzare un grande muro di suono. E questo grazie a tutte le realtà che negli anni hanno lavorato e si sono battute per raggiungere questo grande e prezioso obiettivo. E il limite è solo la nostra immaginazione.

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